Malattia da accumulo di glicogeno di tipo Ia: reversione dell’ipoglicemia in modelli animali


La terapia genica in grado di ripristinare un enzima del fegato, mancante, potrebbe fornire una cura per un raro disordine metabolico negli esseri umani.

Le persone che sono affette dalla malattia da accumulo di glicogeno di tipo Ia ( GSD-Ia ), non producono un enzima, glucosio-6-fosfatasi ( G-6-fosfatasi ), che aiuta il fegato ad immagazzinare e a rilasciare glucosio.
Senza trattamento, la glicemia scende a livelli talmente bassi da causare crisi convulsive e danno d’organo.

Le persone affette da GSD-Ia possono trarre vantaggio dall’assunzione di cornstarch crudo oltre ad evitare lo zucchero.
Tuttavia gli interventi dietetici non riescono a prevenire il danno epatico, e molti pazienti adulti vanno incontro ad insufficienza epatica o renale, o sviluppano tumore al fegato.

Ricercatori della Duke University hanno sviluppato una terapia genica in grado di fornire alle cellule del fegato un gene per la corretta produzione dell’enzima G-6-fosfatasi.

E’ stato utilizzato un virus adeno-associato ( AAV ), contenente un piccolo transgene umano di G-6-fosfatasi al alto tropismo per le cellule epatiche.

La terapia genica ha permesso di ridurre l’accumulo di glicogeno nel fegato a valori quasi normali, ed ha fornito protezione per 1 anno agli animali impiegati nell’esperimento.

Questi dati preclinici hanno dimostrato l’efficacia della correzione della deficienza epatica di G-6-fosfatasi. ( Xagena_2008 )

Fonte: Duke University Medical Center, 2008



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