La proteina ERK-5 innesca l’attività tumorale nei macrofagi


Uno studio diretto da Emanuele Giurisato del dDpartimento di Medicina molecolare e dello sviluppo dell’Università di Siena, in collaborazione con l’Università di Manchester, è stato compiuto un passo avanti nella conoscenza dei meccanismi che regolano l’azione dei macrofagi nello sviluppo dei tumori.

Il lavoro di ricerca, pubblicato sulla rivista PNAS ( Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America ), ha permesso di scoprire il ruolo di una particolare proteina, la ERK-5, nella proliferazione delle cellule cancerose, riuscendo a evidenziare come la possibilità di bloccare quest’ultima apra a una nuova strategia nella cura.
In pratica, è stato provato che eliminando la proteina ERK-5, è possibile ridurre il numero dei macrofagi TAM e bloccare la loro azione pro-tumorale.

I ricercatori sono riusciti a dimostrare come nei topi la crescita di carcinoma si sia ridotta in assenza della proteina ERK-5, mentre contemporaneamente si sia creata una situazione infiammatoria anti-tumorale.
Questi risultati forniscono elementi per andare a colpire i macrofagi pre-tumorali attraverso una terapia che sopprima la proteina ERK-5, una nuova strategia per future cure anti-cancro.

Da alcuni anni la ricerca aveva focalizzato l’attenzione sul possibile ruolo dei macrofagi nella progressione e nella malignità dei tumori, in particolare nell’ambito dell’immunoterapia, ma la possibilità di controllare l’attività dei macrofagi sembrava lontana.
Questo studio apre invece a nuove speranze, avendo scoperto e dimostrato meccanismi di riprogrammazione dei macrofagi. ( Xagena_2018 )

Fonte: Università di Siena, 2018

Xagena_Medicina_2018